Perché? Due parole con Andrea Cucchi.
Andrea Cucchi e Cagliari un legame che si rinforza?
Sicuramente! E’ dal ’93 che passo interi inverni a Cagliari nel periodo invernale. Dal ‘98 al ‘02 ho passato l’inverno in posti più esotici. Australia, Maui, ma alla fine preferisco l’inverno cagliaritano. Ho sfruttato molto Cagliari negli anni passati per poter svolgerle al meglio gli allenamenti per poter poi partecipare con successo a regate nazionali ed internazionali. Vento e temperature d’inverno sono ottime. Esistono più circoli che permettono una logistica ideale per svolgere l’attività velica. Per anni mi hanno ospitato il Windsurfing Club Cagliari ed il Centro Velico di Quartu S.Elena. Sono ben attrezzati ed hanno un buon numero d’iscritti che si allenano nelle mie stesse discipline. Dal Poetto si arriva in 5 minuti in città… non in un paesino disperso. Questo è importante per poi avere un background più interessante per poter svolgere altre iniziative.
Ho molti amici a Cagliari, molto di più che in altri posti. Questo è importante per persone che hanno viaggiato per molti anni. Mi fanno sentire a casa. Anche il mio allenatoreamico Giuseppe Pugliese è di Cagliari ed è stato molto importante nel poter raggiungere certi risultati.
Visto l’ottima esperienza come atleta, ho voluto che anche POINT-7 venisse sviluppata sulle acque del Golfo Degli Angeli, e negli spot sardi più famosi a noi windsurfisti. Abbiamo organizzato la veleria a 30m dall’acqua. Sarà perfetta. Test in acqua, ed in 1minuto, sotto la macchina da cucire per le modifiche! Saremo i primi al mondo ad avere la macchina da cucire cosi vicino all’acqua! Cagliari offre la possibilità di lavorare bene per una azienda legata al mare. In acqua ci sono molti windsurfisti tutto l’anno ed è basilare per il confronto. Ci stiamo organizzando sempre di più per poter far crescere POINT-7 legandola anche in futuro ad un discorso di avere sempre più amici ed atleti che ci verranno a trovare per poter praticare il windsurf in un clima mite invernale rimanendo in Europa.
Infatti quest’anno abbiamo organizzato uno stage di slalom d’alto livello, nel Centro Velico di Quartu. Molti pensano che la Sardegna sia fredda per entrare in acqua in inverno, ma invece per noi windsurfisti, Cagliari offre una temperatura piacevole tutto l’anno.
Anche il tuo marchio è molto legato alla Sardegna: Peter Munzlinger il tuo designer sta ad Alghero.
Si! Io vedo la sardegna come le Hawai’i Europee. Il vero mercato del windsurf è in Europa. E noi siamo nel posto più bello dell’Europa per windsurfare. E’ un grande vantaggio per lo sviluppo, ed in più siamo a due passi dal mercato. Molte aziende sono in posti forse più radicali, o caldi, ma sono lontani dalla realtà del mercato del windsurf.
In Sardegna si arriva in 2 ore di volo da qualsiasi paese europeo, e con i voli low cost è ancora più facile! Nelle vele 2008 voglio assolutamente che ci sia la bandiera sarda come marchio d’identità! Peter e’ adesso ad Alghero. Ho passato anch’io l’ultimo inverno ad Alghero per poter iniziare più velocemente POINT-7. Utilizzavamo una struttura che era già pronta, e questa ha velocizzato lo sviluppo immediato dei prodotti. Alghero è molto bella, ma per lo sviluppo Cagliari offre una migliore struttura, ed ecco il motivo del trasferimento. Peter in settimana è a Cagliari per poter lavorare sullo sviluppo.
Tu hai svernato anche a Maui. Facci un confronto con la Sardegna.
Bella Maui per 2-3 settimane, ma poi sei lontano dal mondo. Sicuramente le condizioni sono stupende, in certi periodi dell’anno. (Non sempre come qualc’uno s’immaginerebbe!) Per fare solo surf è divertente, ma non c’e’ nient’altro. Noiosissima. Se bisogna lavorare, viaggiare, rimane limitata e lontana da qualsiasi altro paese. Sicuramente avere una veleria di windsurf a Maui è di buona immagine. La Sardegna ha secondo me invece un’aspetto meno ‘sogno’ col fatto che per molti è più facile da raggiungere. Questo è però un vantaggio perché ci offrirà più visibilità per il nostro mercato, con il mito del posto da sogno da poterci realmente passare la vacanza. Le spiagge sono più belle in Sardegna. Si mangia meglio. Costa meno. La gente è più ospitale. Ci sono più posti da visitare. Poi la mattina parte il gruppo dei ciclisti da corsa che mi distruggono subito alla prima salita per Villasimius…prima o poi riuscirò a stargli dietro!
Potrebbe grazie al windsurf crearsi un movimento turistico nell’isola?
In certe zone esiste già. Porto Pollo, Chia….sono invase quasi solo da windsurfisti! Chia a Pasqua è sempre invasa dalla nostra tribu. Porto Pollo è invasa tutta l’estate da windsurfisti da tutta Europa. Togli i windsurfisti da PP e diventa deserta…troppo ventosa per turisti comuni.
Cagliari potrebbe diventare super turistica per gli interessati del windsurf. Il cagliaritano la sottovaluta perché ci vive, e non la vede da quel lato. Pensa a Chia e Villasimius come posti turistici. Cagliari, per uno che abita a Milano… sono già le Hawai’i. Molti surfisti hanno famiglia. A Chia dopo 3 giorni per le mogli che magari non fanno surf, diventa troppo rilassante...e noioso. A Cagliari ci sono ottimi ristoranti, negozi, cultura…etc. La spiaggia del Poetto è mitica con i suoi rilassanti baretti on the beach. Non sarà la sabbia di Chia,…ma se vedete quella di Hookipa a Maui… è inesistente. Penso sia più interessante dormire a Cagliari ed in giornata andare a Chia o Villasimius…si è a metà strada! (Parlo per l’inverno).
L’aeroporto di Elmas è a due passi dal mare. Se i miei colleghi regatanti sapessero delle condizioni che si possono trovare d’inverno, sarebbero tutti qui. Sono sicuro che in breve tempo, essendo più stabile qui a Cagliari, riuscirò a creare un bel movimento di windsurfisti.
Cagliari qualche anno fa era una fucina di campioni. Perché secondo te ora non c’è più nessuno?
Quei campioni hanno adesso famiglia e sono quasi tutti sopra i 40 anni. Non c’e’ stato il cambio di generazione. Ci sono tante colpe per questo. La nuova generazione è abbastanza comoda. Sono pochi quelli che si dedicano allo sport. Vedo sempre più ragazzi che spendono i loro risparmi per il telefonino, motorino nuovo o per oggetti che pubblicizzano in televisione. Sono pochi quelli che investono il loro tempo e soldi per fare un po’ di sport. Ma sicuramente è più ‘cool’ fare windsurf che avere l’ultimo cellulare. Altri ragazzi sicuramente non se lo possono permettere perché cmq è uno sport che necessita dell’acquisto di attrezzatura sportiva: per questo secondo problema esistono infatti i circoli di windsurf.
Oggi ho visto in acqua almeno una cinquantina di ragazzini in vela sull’ optimist. Tutti ragazzi sotto i 13 anni. Di giovani windsurfisti neanche uno. Esiste la classe TECHNO 293 che permette ai più giovani di svolgere l’attività agonistica sul windsurf stile optimist. A Marsala, per esempio, la classe Techno 293 è praticata da una centinaia di ragazzi che dopo scuola vanno ad allenarsi. Infatti il Campione del Mondo di 15 anni di questa classe è di Marsala, ed ha reso famosa la sua città ed il suo circolo nel mondo.
Questo potrebbe essere una realtà anche Cagliaritana. Sono poche le città sul mare con questo clima che permette la perfetta situazione di allenamento per questi ragazzi. Sarebbe l’opportunità di avere atleti forti in una disciplina olimpica che è meno praticata nel resto d’Italia. Cagliari dovrebbe investire nell’attività velica e windsurfistica. Avrebbe un ritorno pubblicitario enorme. Lo vedo inutile e con meno possibilità di risultato riuscire emergere in sport che vengono praticati in altre città d’italia. Se il Windsurf Club Cagliari trovasse uno sponsor o un contributo per poter pagare un’allenatore, sono sicuro, che ci sarebbe la squadra giovanile più forte d’Italia. Medaglie facili alle olimpiadi. Una tavola completa della Techno con la vela costa 1200euro e dura per anni. L’optimist costa oltre i 3000euro. Noi di POINT-7 abbiamo fatto una vela apposta per questa classe proprio per supportare il nostro sport già dai più giovani! Ma vogliamo mettere l’emozione che regala il vento e il mare contro quegli annoiati che vanno allo stadio a fare a botte!
Ma non passi tutto l’anno a Cagliari giusto? L’estate vi trasferite al Garda? Come cambiare vita ogni 6mesi..
Si esatto! Sicuramente ogni 6 mesi ci troviamo in ambienti completamente diversi. Siamo abituati a questa vita ormai è parte del nostro DNA. Ma è quella che facciamo generalmente tutti noi windsurfisti. Sempre alla ricerca delle condizioni migliori. Dalla tranquillità Sarda allo stress del parcheggio in Conca d’Oro….o peggio alle 7am a fare spintoni per un parcheggio a Malcesine. Dalle onde più grosse del mediteraneo in sarda, alla costanza incredibile delle termiche Gardesane. La parte più tragica, è che già a Marzo in sardegna usciamo con lo shorty smanicato, e tornando al Garda ad Aprile, bisogna mettere le mute invernali nuovamente. E’ un altro posto stupendo il Garda, ….dunque all’altra macchina da cucire….Stando al Garda d’estate, ci avviciniamo ancora di più al centro del mercato del windsurf. E’ molto importante per noi sentire le sensazioni e le richieste della nostra clientela direttamente. Far provare le vele, discutere sulle necessità, vedere quale potrebbe essere la tendenza per eliminare i problemi che si sentono sul beach talk. Infatti abbiamo aperto un secondo sito ad affiancare www.point-7.com, il www.p7squad.com proprio per stare più a contattato con il nostro pubblico. Siamo attivi regatanti in POINT-7, ed il Garda rimane troppo perfettamente centrale per spostarsi a vari eventi dal nord al sud Europa.